Latte Days: la grande festa di Assolac con i bambini delle scuole

Un tripudio di musica e giochi insieme ai bambini delle scuole. Così potremmo riassumere i Latte Days, le giornate dedicate all’eduzione alimentare sul latte e i suoi derivati finanziate dall’Unione Europea, promosse dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e organizzate dalla Camera di Commercio di Catanzaro.

Latte Days a Catanzaro

Asso.La.C. ha partecipato alla seconda e ultima giornata dell’iniziativa, svoltasi sabato 26 maggio presso il Parco della Biodiversità Mediterranea a Catanzaro. Erano presenti oltre 400 bambini delle scuole primarie di Catanzaro che hanno ballato, cantato e scoperto tanti aspetti a loro sconosciuti sulla filiera del latte. La nostra cooperativa ha deciso di sostenere questo evento perché convinta dell’importanza dell’educazione alimentare nelle scuole.

Per una corretta informazione sul latte

Sono sempre più numerose le fake news sul latte e i suoi derivati diffuse sul web, notizie che alimentano pregiudizi e danneggiano pesantemente un settore chiave dell’agroalimentare italiano. Per questo è fondamentale diffondere in maniera capillare informazioni corrette sui metodi di raccolta e di produzione del latte, sui controlli che vengono effettuati ogni giorno e sulle proprietà benefiche di questo alimento. Per l’occasione sono intervenuti anche i nutrizionisti del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (Crea) che hanno spiegato ai bambini e ai loro insegnanti perché il latte è un alimento sano, energetico e sicuro.

Asso.La.C., invece, ha avuto l’opportunità di raccontare ai bambini come funziona l’intera filiera e dire loro da dove viene il latte che bevono ogni mattina a colazione. Lo abbiamo fatto attraverso la proiezione del nostro reportage e rispondendo a tutte le loro domande, sempre brillanti e spontanee. La giornata si è conclusa con l’arrivo delle mascotte di alcuni cartoni animati, come Minni e Winnie the Pooh, che hanno giocato con i piccoli ospiti e con la degustazione di prodotti lattiero caseari (yogurt, mozzarelle e formaggi) offerti dal Mipaaf grazie ad un bando ministeriale.

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Da Cosenza a Castrovillari: i 30 anni di Assolac

Quest’anno Assolac festeggerà il trentesimo compleanno. Una ricorrenza importante che certifica un percorso di crescita portato avanti da centinaia di persone, provenienti da tutta la Calabria, che hanno deciso di investire su un modello e su un territorio.

La Centrale del Latte di Cosenza

il latte della centrale calabria
Un’immagine d’epoca dello stabilimento della Centrale del Latte di Cosenza situato in Via degli Stadi (CS)

Ve la ricordate la Centrale del Latte di Cosenza? Proprio lì è iniziato tutto. Era il 1965 quando veniva inaugurato lo stabilimento in Via degli Stadi; all’epoca la nostra cooperativa si occupava solo della lavorazione e della vendita del latte fresco, mentre la raccolta era affidata ad una società terza. I principi, però, erano gli stessi: cooperazione, valorizzazione economica e sociale del territorio, aggregazione. Da noi piccole e grandi stalle hanno sempre vissuto sotto lo stesso tetto, rispettando le stesse regole e condividendo spese, investimenti e remunerazione.

Così quando nel 1988 nacque il consorzio cooperativo Asso.la.c, che aveva come obiettivo quello di ampliare il paniere di prodotti e di ristrutturare l’azienda, il cambiamento organizzativo non risultò traumatico. Se i valori rimangono gli stessi, infatti, è più facile affrontare anche le sfide più difficili.

Il trasferimento da Cosenza a Castrovillari

Il miglior modo per descrivere questo passaggio storico è rappresentato dalle parole di Gaetano Nola, ovvero di chi ha seguito in prima persona le prime fasi dell’azienda. “Non ci credevo nemmeno io quando siamo riusciti a trasferire un’iniziativa importantissima come la Centrale del Latte di Cosenza da Cosenza a Castrovillari. All’inizio c’erano diverse possibilità, tra le quali quella di Montalto. Alla fine, però, dopo il no del Governo all’ipotesi Montalto, abbiamo deciso di trasferirci dove c’erano più opportunità di produrre latte e dove c’era la superficie sufficiente per costruire uno stabilimento all’avanguardia. Oggi quello di Castrovillari è un gioiello d’impianto, una struttura nella quale confluisce il latte proveniente da quasi tutta la Calabria e dalla quale vengono smistati prodotti lattiero caseari in tutta Italia“.

L’unione e la cooperazione come motori di sviluppo

Negli anni Novanta e Duemila Assolac è riuscita a fronteggiare al meglio i cambiamenti interni ed esterni (uno su tutti la fine delle quote latte), nonostante innumerevoli difficoltà. Tutti sappiamo quanto sia impegnativo per un allevatore rimanere a galla in un mercato dove la competizione è al ribasso e dove i costi di produzione sono sempre più elevati. L’unico modo, però, per sopravvivere è stare uniti.

La nostra cooperativa ha scelto da tempo questa strada. Da Cosenza a Castrovillari, passando da piccole unità di trasformazione del latte al moderno impianto produttivo di Contrada Ciparsia, il modello è rimasto il medesimo. Questo è il nostro orgoglio e il nostro più grande regalo, trent’anni dopo.

A partire da 1:03:10 potete ascoltare le parole di Gaetano Nola su Asso.la.c e sul trasferimento dello stabilimento da Cosenza a Castrovillari. 

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Calabria: i valori e le storie degli allevatori

Gli allevatori sono il cuore pulsante di Asso.La.C. Dietro ogni singola bottiglia di latte fresco calabrese ci sono scelte difficili da prendere ed un lavoro metodico che sarebbe impossibile da portare avanti senza dei valori forti.

Quali sono allora i valori che guidano l’azione di un allevatore? Quali storie si portano dietro? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro con una serie di video in cui andiamo oltre i metodi di produzione e di raccolta del latte, cercando al contrario di raccontare le persone.

I valori degli allevatori

Attraverso le loro parole si intravede il filo invisibile che tiene insieme Asso.La.C. da quasi 30 anni: la voglia di stare insieme e di creare valore per un territorio pieno di criticità come la Calabria. L’amore incondizionato verso la propria terra e la conseguente volontà di valorizzare allevamenti e produzioni locali hanno spinto i nostri allevatori a restare nella propria regione per creare un modello economico e sociale vincente.
Ecco perché bere il latte fresco calabrese è un atto di responsabilità.

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Il reportage sulla filiera del latte calabrese in onda su Ten

Sbarca in TV il reportage sul latte fresco calabrese. Il documentario che racconta le storie dei produttori di Asso.La.C e descrive il funzionamento dell’intera filiera andrà in onda questo fine settimana su Ten Teleuropa.

Asso.La.C. su Ten Teleuropa

Dopo avere ottenuto ottimi risultati sul web, con migliaia di interazioni sulla pagina Facebook Latte fresco calabrese e di visualizzazioni sul canale YouTube di Asso.La.C, il reportage farà adesso il suo debutto sul piccolo schermo. Ad ospitare le nostre stalle e i nostri allevatori sarà la televisione locale Ten Teleuropa.

La programmazione televisiva

I giorni e gli orari di messa in onda sono i seguenti:

  • Sabato 6 gennaio alle ore 19:00
  • Domenica 7 gennaio alle ore 13:30

Il viaggio della raccolta del latte

Per l’occasione potrete vedere una versione del reportage da 20 minuti, in cui vengono ripercorse tutte le tappe dell’ autocisterna della raccolta del latte in un viaggio coinvolgente attraverso tutta la Calabria. Una delle caratteristiche principali di Asso.La.C è proprio l’unione e la sinergia tra territori e persone diverse. Grazie alla formula cooperativa la nostra realtà riesce ad aggregare tante piccole aziende, a fare sistema e a valorizzare così al meglio le produzioni locali.

Il documentario vi porterà all’interno del camion di raccolta del latte, con una prospettiva privilegiata anche sulle stalle calabresi e sul laboratorio di analisi, mostrandovi tutto il lavoro e l’organizzazione che c’è dietro una bottiglia di latte fresco. Non mancano, inoltre, le immagini che ritraggono alla perfezione il territorio calabrese in tutta la sua varietà e bellezza paesaggistica. Alla fine di questo viaggio sarete in grado di dare un volto, una voce e un contesto ai protagonisti silenziosi della nostra filiera agroalimentare.

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#UnTuffoNelLatte: Premio a Giovanni Tocci

Dopo aver gioito per la sua medaglia di bronzo ai Mondiali di Tuffi a Budapest, Asso.La.C. e Calabrialatte abbracciano Giovanni Tocci.
L’atleta ventitreenne cosentino è stato premiato presso lo stabilimento di Calabrialatte a Castrovillari (Cs) nel corso dell’evento #UnTuffoNelLatte. Grazie ai risultati ottenuti questa estate, Tocci ha portato in alto il nome della sua terra meritandosi questo importante riconoscimento.

Membro di famiglia

I dipendenti di Asso.La.C. e Calabrialatte hanno accolto Giovanni con l’affetto che si deve ad uno di famiglia. Sono anni, infatti, che il padre Gabriele fa parte delle maestranze di Calabria Latte, svolgendo un ruolo importante nella filiera del latte fresco calabrese.
Siamo orgogliosi della visita di Giovanni e di avere il piacere di lavorare con il papà ormai da anni – ha dichiarato Giuseppe Morrone, direttore di stabilimento di Calabria Latte – Vogliamo ringraziarlo per le emozioni immense che ci ha regalato: ho visto piangere dalla felicità qualche collega per il raggiungimento di questo splendido risultato”.

Anche il presidente di Asso.La.C., Camillo Nola, ha voluto esprimere il proprio orgoglio per i traguardi raggiunti da Tocci, sottolineando come il tuffatore cosentino sia diventato ormai parte integrante dell’azienda: “L’emozione provata da tutto il Paese è stata vissuta ancora più intensamente in Calabria e in questa impresa, che noi consideriamo la sua famiglia allargata. Speriamo che questo evento possa portare fortuna alla carriera di Giovanni, anche perché è un ragazzo calabrese e quando i successi avvengono in Calabria valgono sempre doppio”.

I sacrifici di un giovane campione

Un elemento fondamentale per i successi di Giovanni Tocci è rappresentato dalla sua famiglia. Il padre Gabriele e la madre Liberata hanno sempre accompagnato la carriera del figlio, insegnandogli i valori dell’umiltà e del lavoro, principi essenziali per arrivare ad ottenere grandi traguardi.
Questo evento mi rende orgoglioso di essere cosentino e calabrese. Per arrivare a questi livelli – ha dichiarato Tocci – sono stati necessari tanti sacrifici, non solo da parte mia ma anche dei miei genitori che fin da piccolo mi hanno dovuto accompagnare in piscina e aspettare che finissi l’allenamento. Per me è stato importante anche il lavoro svolto nella piscina del Cosenza Nuoto. Sono sicuro che in futuro si sentirà parlare di questo centro dandomi la possibilità di lavorare ancora meglio.
Ringrazio anche i colleghi di mio padre – ha concluso il campione cosentino – che mi sono stati vicini con messaggi e con tanto affetto. Il loro lavoro è molto duro, ma una cosa è certa: i sacrifici vengono sempre ripagati”.

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Ottimi riscontri per il reportage sulla filiera del latte fresco in Calabria

Il reportage sulla filiera del latte fresco in Calabria ha riscosso un ottimo successo, generando curiosità e apprezzamento da parte di utenti calabresi e non. Dopo solo tre settimane dalla sua pubblicazione, infatti, il documentario ha già superato le 1.300 visualizzazioni su YouTube, con un tempo di visualizzazione medio di 6 minuti.

Il pubblico estero

Come detto, il reportage ha avuto fin qui un pubblico che esula dalla Calabria e persino dall’Italia stessa. Gli analytics di YouTube mostrano infatti decine di visite provenienti da paesi esteri come Stati Uniti, Germania, Francia e Australia, con un watch time medio addirittura superiore alla media nazionale.
I dati appena riportati possono essere ricondotti, con ogni probabilità, alla presenza di calabresi emigrati all’estero che guardano sempre con grande attenzione la propria terra madre, riattivando, quando è possibile, la catena dei ricordi.
L’amore verso la Calabria è un sentimento che ci appartiene. Proviamo a dimostrarlo ogni giorno attraverso la valorizzazione delle produzioni locali, il rispetto dell’ambiente e il coordinamento di un’offerta produttiva spesso frammentata e debole.

I risultati su Facebook

Ottimi i risultati del reportage anche sulla pagina Facebook Latte Fresco Calabrese. Il post sul documentario ha fatto registrare, infatti, 72mila persone raggiunte, 953 Mi Piace, 811 click sul link, 242 condivisioni e 15 commenti. Non sono mancati anche i messaggi privati di apprezzamento e di richiesta di informazioni su dove acquistare il latte raccolto da Assolac.
Siamo solo all’inizio, ma i riscontri avuti fin qui sono un motivo di orgoglio per la nostra cooperativa e per i soci che la compongono.
L’obiettivo di questo reportage era raccontare una realtà d’eccellenza dell’agroalimentare meridionale, partendo dalle storie, dai valori e dal lavoro quotidiano di persone umili e appassionate come i nostri allevatori. Un racconto che è riuscito fin qui nel suo intento, generando interesse e mostrando come sia possibile costruire un modello virtuoso cooperando e portando avanti principi come quello della sostenibilità, dell’amore verso gli animali e verso il proprio territorio.

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Il nostro latte – La filiera certificata del latte fresco in Calabria

Asso.La.C. ha deciso di raccontare la sua storia e quella dei suoi produttori, effettuando un reportage sulla filiera del latte calabrese. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’interno delle stalle calabresi, visto con gli occhi di chi ogni giorno raccoglie il latte proveniente da varie zone della nostra regione.

La raccolta

Avrete la possibilità di salire su una delle cisterne adibite alla raccolta del latte, attraversando con essa tutta la Calabria. Il reportage abbraccerà le montagne della Sila, le colline del cosentino e le splendide località marittime dello Ionio e del Tirreno, mostrandovi, dunque, come sia possibile unire in maniera virtuosa territori e contesti radicalmente diversi per creare un prodotto di alta qualità.

La produzione

Vi mostreremo, inoltre, qual è la giornata tipo di un allevatore e quali sono le varie fasi della produzione del latte, dalla mungitura alla raccolta, passando per i controlli e la distribuzione. I protagonisti di questo racconto sono soprattutto le persone, perché senza di loro sarebbe impossibile riuscire a creare una filiera agroalimentare d’eccellenza.

Le parole del presidente Nola

La filiera del latte calabrese ha un valore sociale ed occupazionale molto importante per la regione Calabria”. – dichiara Camillo Nola presidente di Asso.La.C – “La forza di Asso.La.C. è rappresentata dai nostri soci e dalla loro capacità di lavorare ogni giorno in maniera meticolosa per il raggiungimento di un obiettivo comune: la crescita. Con questo reportage intendiamo mostrare quanto sia essenziale cooperare e mettere insieme idee ed energie, soprattutto in una regione, come la Calabria, troppo spesso frammentata e lontana da logiche aggregative”.

Un ringraziamento speciale va ai nostri soci che hanno partecipato con entusiasmo alla realizzazione di questo reportage e che, ogni giorno, con passione e spirito di sacrificio contribuiscono alla crescita di Asso.La.C. e di tutto l’agroalimentare calabrese.

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Assolac sostiene il rugby e lo sport

Più di cento bambini, provenienti da tutta la Calabria, hanno partecipato al primo Torneo Giovanile Rugby Mastini, svoltosi domenica 21 maggio alla stadio P.Macrì di Cosenza

Assolac e lo sport

Anche Assolac, in qualità di sponsor, è stata tra i protagonisti dell’evento. Sono ormai diversi anni che la nostra azienda sostiene lo sport e, in particolare, le competizioni giovanili. Dopo il connubio vincente tra Assolac ed il Beach Volley Amantea, che ha ospitato l’anno scorso le Finali del Campionato Italiano under 19 & under 21, abbiamo deciso di continuare a promuovere lo sport giovanile con una collaborazione con il Mastini Rugby.
Il latte è un alimento fondamentale per chi vuole fare sport, soprattutto nella fase di recupero post attività agonistica. La presenza di sieroproteine e di calcio aiuta, infatti, a mantenere la massa muscolare, a rafforzare le ossa e a preservare la massa magra.

Il torneo

Domenica 21 maggio centinaia di bambini, appartenenti alle squadre del Mastini Rende, Cus Cosenza, Rugby Rende, Rugby Palmi, Crociati Rugby Catanzaro, Catanzaro Union, hanno dato vita ad una vera e proprio festa di sport, affrontandosi nei tornei under 6/8/10/12. Il tutto sotto una pioggia battente che ha reso, se possibile, ancora più entusiasmanti gli incontri disputati.
Il rugby è uno sport estremamente dispendioso dal punto di vista fisico. Forza, corsa, tecnica e capacità mentale sono le caratteristiche indispensabili per praticarlo ad alti livelli. I giovani rugbisti calabresi hanno messo sul campo tutte queste peculiarità, dimostrando di avere interiorizzato lo spirito di questa disciplina.

Alla fine dei loro incontri, infatti, i vincitori hanno applaudito gli sconfitti, dando vita al cosiddetto “terzo tempo”, una prassi consolidata nel rugby e trapiantata negli ultimi anni anche in altri sport. Le tribune dello stadio P. Macrì sono state riempite dai genitori dei bambini che hanno applaudito i piccoli giocatori ad ogni loro corsa e ad ogni loro placcaggio e lasciandosi trasportare dall’entusiasmo ad ogni meta segnata, indipendente dalla squadra protagonista.
La manifestazione sportiva si è conclusa nel primo pomeriggio con il torneo under 16, dove i più grandi si sono esibiti in partite combattute e ricche di gesti agonistici di primissima qualità per una competizione giovanile.

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“Il latte fa male” in cima alla classifica delle fake news alimentari

Il problema delle fake news sta sconvolgendo non solo il mondo dell’informazione e della politica, ma anche il settore agroalimentare. Ogni giorno circolano in rete notizie allarmistiche sulle proprietà degli alimenti, sulla loro origine e sugli effetti sulla nostra salute.

Le fake news alimentari

Siamo di fronte a vere e proprie fake news alimentari che abbracciano diversi settori ed interessano da vicino anche il comparto lattiero caseario. Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè al primo posto nella top ten delle bufale alimentari c’è la convinzione che il latte faccia male alla salute dell’uomo.
Negli ultimi anni si è diffuso, specie sul web, il credo che il latte sia dannoso per l’uomo nella sua fase adulta, essendo quest’ultimo l’unico animale che si nutre di latte per tutta la vita. In realtà, come è stato spiegato da diverse ricerche scientifiche, nel corso degli anni nel nostro organismo è maturata una mutazione genetica che permette anche agli adulti di digerire il latte attraverso la produzione di uno speciale enzima in grado di scindere il lattosio.

La comunità scientifica contro The China Study

Ha fatto scalpore a tal proposito la pubblicazione di The China Study, un’indagine svolta negli Ottanta in Cina che porta avanti la tesi di una correlazione tra l’assunzione di determinati cibi e le malattie cardiovascolari e i tumori.
Sotto accusa c’è anche la caseina, ovvero la proteina contenuta nel latte e nei formaggi, che secondo questo studio sarebbe cancerogena. Sia la comunità scientifica che l’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), però, hanno definito The China Study come inattendibile, accusando l’autore del libro, T. Colin Campbell, di avere effettuato un’analisi selettiva delle prove scientifiche.

In merito, ad esempio, alla presunta correlazione tra l’assunzione di caseina e lo sviluppo di tumori, l’Airc dice che “un effetto analogo è ottenuto con proteine del grano, se a queste si aggiunge l’amminoacido lisina, che consente all’organismo di produrre autonomamente la caseina. In pratica non importa se la caseina proviene da una fonte animale o è prodotta a partire da un’altra proteina vegetale: quello che conta è la capacità dell’organismo di produrne a sua volta, fornendo un nutrimento al tumore”.

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ASSO.LA.C. in udienza dal Papa per festeggiare i 60 anni di Granarolo

Il Gruppo Granarolo, storico partner di Asso.La.C., ha deciso di iniziare le celebrazioni per il sessantesimo anniversario partecipando all’udienza pubblica del 15 marzo di Papa Francesco.

Si tratta della prima di una lunga serie di iniziative per ricordare quel 21 giugno 1957, giorno in cui nacque il Consorzio Bolognese Produttori Latte, una società cooperativa a responsabilità limitata che ha di fatto avviato l’attività di quello che è oggi il gruppo Granarolo.
Oltre mille persone, tra soci allevatori e dipendenti, hanno partecipato all’udienza di Papa Francesco. Anche Asso.La.C. era presente con una delegazione partita in pullman nei giorni scorsi dalla Calabria.

I nostri soci hanno avuto così la possibilità di ascoltare le parole del Pontefice e di rendere ancora più solido il rapporto con gli altri allevatori appartenenti al gruppo Granarolo. La filiera del latte fresco italiano è costituita, infatti, da persone provenienti da territori diversi, tutte, però, accomunate dalla passione per il lavoro nelle stalle e dalla volontà di realizzare di un prodotto di alta qualità.
Dal 2000 in avanti, Asso.La.C. e Granarolo collaborano con ottimi risultati per la costruzione di una filiera italiana, sicura e controllata, condividendo, tra le altre cose, i valori e lo spirito cooperativo.
Il 2017 sarà un’occasione importante per rafforzare la collaborazione e presentarsi alle sfide dei prossimi anni ancora più uniti.

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