La legislazione comunitaria e quella italiana in particolare prevedono un sistema di controlli e autocontrolli, normato attraverso il pacchetto igiene, che garantisce la qualità del latte e ne rende sicuro il consumo.

In primis sono i produttori di latte, in ottemperanza ai rigidi regolamenti comunitari, a dover svolgere la propria attività rispettando “Il manuale di corretta prassi operativa” validato dal Ministero della Salute.

Nei processi di raccolta e commercializzazione, invece, assume notevole importanza il Sistema di Autocontrollo (HACCP) che consente di individuare ogni elemento di criticità e di gestire eventuali non conformità, con conseguenti rischi per la salute dei consumatori.

La normativa nazionale prevede, inoltre, rigorosi controlli a cura dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali eseguiti costantemente lungo tutta la filiera produttiva lattiero-casearia: controllo e vigilanza sulla salute delle mucche per scongiurare ogni rischio di trasmissibilità all’uomo di eventuali malattie; controllo delle condizioni generali di benessere degli animali; controllo delle operazioni di conservazione e di trasporto; controllo dei requisiti igienico sanitari durante la fase di trasformazione e di confezionamento del latte in stabilimento; controllo della distribuzione fino alla vendita al dettaglio; controllo al consumo dei prodotti nei esercizi pubblici.

I controlli dei Servizi Veterinari sono supportati dalle analisi eseguite su campioni raccolti dai Laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale oltre alle attività di ispezione dai Nuclei Antisofisticazione dei Carabinieri (NAS), dall’Ispettorato Repressione Frodi e dal Corpo Forestale dello Stato.

Questo sistema di controlli articolato e complesso rappresenta un vero e proprio scudo a tutela dei consumatori, in quanto garantisce la sicurezza assoluta nel consumo del latte.